ll gpl per autotrazione viene sempre piú preferito dagli italiani che ne apprezzano soprattutto la sua economicità. E’ vero che 1 litro di gas liquido è meno efficiente della benzina verde e della nafta, ma costa molto meno della metà.Ci sono tanti preconcetti e luoghi comuni riguardo l’impianto a gas da installare nell’ auto, oggi cercheremo di fare chiarezza.
Quanto costa un impianto GPL su una macchina a benzina
dipende dal tipo di impianto e dal tipo di auto su cui andremo a montarlo. Ci sono impianti su auto piú vecchie che costano circa 1400, serbatoio a ciambella compreso, altri 2000 euro. Dipende anche dal tipo di serbatoio scelto, dalla sua capienza, dalla marca.
Il Gpl secca il motore
si sente parlare di questa cosa da anni. Il GPL “seccherebbe” il motore e accorcerebbe la sua vita in Km percorsi, ma sono leggende metropolitane. Bisogna avere degli accorgimenti, ad esempio vanno tenute in massima efficienza le candele (sostituzione ogni 10.000 Km max).
Cos’è e cosa significa GPL?
La sigla sta per GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO. Si tratta di un idrocarburo composto principalmente da
una miscela di propano e butano che si ottiene dal processo di raffinazione del petrolio oppure direttamente per estrazione dopo semplici processi di separazione dal gas naturale o, appunto, dal petrolio, con i quali si trova associato nei giacimenti.
Quanto perde in prestazioni il Gpl rispetto alla Benzina
Gli impianti a GPL di vecchia generazione presentano una perdita di prestazioni che si attesta sul 7-10%, mentre con gli impianti ad iniezione elettronica di GPL le prestazioni sono praticamente identiche di quelle originali, mentre un sistema ad iniezione Metano presenta una differenza di circa il 10/15%.
L’installazione di un impianto GPL o Metano non pregiudica il funzionamento a benzina della vettura.
MANUTENZIONE PER IL GPL:
Una volta acquistata o convertita la propria auto a gas NON È NECESSARIO ALCUN INTERVENTO PARTICOLARE NÉ PER L’IMPIANTO NÉ PER IL MOTORE. È sufficiente attenersi alla normale manutenzione programmata facendo attenzione a mantenere sempre efficiente l’impianto elettrico e dell’accensione (candele, filtro aria, spinterogeno, ecc). Ogni 50.000 km circa è buona norma far controllare che non vi sia olio nel riduttore e sostituire il filtro del gas. Ogni due pieni di gpl è buona norma far camminare l’automobile per un po’ a benzina.
SI PUO’ PARCHEGGIARE UN’AUTO GPL IN GARAGE?
Le auto dotate di impianti moderni (di fabbricazione successiva al gennaio 2001) sono in regola con la NORMATIVA EUROPEA R67/01 che prevede la possibilità parcheggiate in tutti i garage, purché non siano ad un piano inferiore al primo interrato. Per le auto dotate di impianti più vecchi, invece, vale il REGOLAMENTO ECE/ONU 67-01 che limita il parcheggio nei garage “fuori terra” non comunicanti con piani interrati.
È possibile, in ogni caso, adeguare in poche ore, presso un’officina autorizzata e ad un costo contenuto, il proprio vecchio impianto alla normativa europea.
SI POSSONO IMBARCARE SU NAVI E TRAGHETTI AUTO GPL?
Non esiste alcuna regolamentazione in merito, la limitazione è a DISCREZIONE DELLE COMPAGNIE MARITTIME. Per evitare problemi è comunque sempre opportuno, al momento dell’acquisto del biglietto, comunicare alla compagnia che l’auto che si sta imbarcando è dotata di impianto a gas.
SI POSSONO PASSARE GALLERIE E TRAFORI CON AUTO GPL?
Sì! È necessario ricordare che secondo il Codice della Strada NON ESISTE ALCUNA LIMITAZIONE AL TRANSITO DEI VEICOLI A GAS. Purtroppo spesso la disinformazione crea false “leggende metropolitane”.
Usare Biocarburanti
Con il termine biocarburanti ci si riferisce a combustibili spesso molto differenti e che sono il risultato di processi di produzione talvolta molto diversi. Ecco i vari tipi.
- Biodiesel: Il biodiesel è un carburante rinnovabile, prodotto da oli vegetali come l’olio di palma, l’olio di semi di colza, di girasole e di soia o anche da oli di frittura esausti o grassi animali. Nei trasporti si può utilizzare puro o miscelato al gasolio tradizionale.
- Bioetanolo: Il bioetanolo è un alcol prodotto dalla fermentazione di componenti zuccherine di parti vegetali (canna da zucchero e cereali). L’etanolo può essere utilizzato come combustibile in forma pura, ma di solito viene aggiunto alla benzina.
- Biogas: Il biogas compresso è ottenuto mediante digestione anaerobica di liquami e rifiuti organici agro-alimentari (ma anche dalla frazione umida dei rifiuti). Il processo produce metano che, depurato, entra nel circuito del gas naturale per i trasporti.