Di fronte ai prezzi di un treno di pneumatici nuovi, da montare sul proprio veicolo molti rimangono sorpresi. Si possono spendere anche 600-700 euro, dipende dalla grandezza e dalla marca del pneumatico, a questo punto per risparmiare si guarda al mercato delle gomme ricostruite.
Come riconoscerle?
Per evitare che qualche gommista monti delle gomme che ci spaccia per nuove ed invece sono rigenerate occorre controllare la marchiatura sul lato del pneumatico che deve essere quella mostrata nella foto accanto. All’interno del cerchietto ci deve essere la lettera “E”, la sigla 108R per le vetture 109r per i veicoli commerciali e la data di “ricostruzione“. Dal 13/09/2006 non si possono più vendere in Europa pneumatici ricostruiti non conformi alle norme ECE ONU 108 e 109. Lo prevede la Decisione 2006/443/CE del Consiglio Europeo pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 4 luglio 2006.
Come sono fatte le gomme ricostruite:
per realizzarle si utilizzano pneumatici la cui materia interna è intatta (ecco perchè non tutte le vecchie gomme si possono riciclare), che solitamente dura di più del battistrada. Quest’ultimo invece viene rifatto tramite il processo di vulcanizzazione utilizzando nuovo materiale.
Le gomme ricostruite, anche nella versione invernale, convengono per diversi motivi. Ovviamente c’è quello ecologico, con un risparmio notevole in termine di rifiuti e spreco di energia combustile fossile.
Il consumatore non attendo alle motivazioni ecologiche, ma sensibile al portafoglio deve sapere che le gomme ricostruite sono più economiche rispetto a quelle nuove, circa del 40-50%, e offrono prestazioni e sicurezza ottimali (devono passare gli stessi controlli delle nuove) , tanto che anche le gomme degli aerei seguono la procedura della ricostruzione.
Ricordiamo che ai fini della sicurezza stradale per il Codice della Strada lo spessore del battistrada deve essere di minimo 1,6 mm sull’intera superficie e che su ogni asse dell’ autoveicolo devono essere montata la stessa tipologia di gomma, la misura della quale deve essere quella indicata sul libretto di circolazione.